REGOLAMENTO BENI
DISTRETTO ECONOMIA CIVILE
Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini
Dimmi e io dimentico, mostrami e io ricordo, coinvolgimi e io imparo
Il territorio è un’opera d’arte: forse la più alta che l’umanità abbia espresso. A differenza delle molte opere artistiche (in pittura, in scultura, in architettura) o tecniche che sono prodotte dall’uomo plasmando materia inanimata, il territorio è prodotto attraverso un dialogo, una relazione tra entità viventi, l’uomo stesso e la natura, nel tempo lungo della storia. E’ un’opera corale, coevolutiva, che cresce nel tempo.
Il progetto locale, Bollati Boringhieri, Torino, 2000
Non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale. Le direttrici per la soluzione richiedono un approccio integrale per combattere la povertà, per restituire la dignità agli esclusi e nello stesso tempo per prendersi cura della natura.
Enciclica “Laudato si
Se uno ferma la palla o cerca di controllarla toccandola due volte consecutivamente, l’arbitro fischia il fallo e gli avversari fanno il punto. Diabolico ed antistorico: il passaggio come gesto obbligatorio per regolamento in un mondo che insegna a tenersi strette le proprie cose, i propri privilegi, i propri sogni, i propri obiettivi. Non c’è nessuno che può schiacciare se non c’è un altro che alza, nessuno che può alzare se non c’è un altro che ha ricevuto la battuta avversaria.
Ex Commissario Tecnico della nazionale maschile di pallavolo
È davvero contemporaneo chi non coincide perfettamente col suo tempo né si adegua alle sue pretese ed è perciò, in questo senso, inattuale; ma, proprio attraverso questo scarto e questo anacronismo, egli è capace più degli altri di percepire e afferrare il suo tempo…coloro che coincidono troppo pienamente con la loro epoca, combaciano perfettamente con essa in ogni punto, non sono contemporanei perché, proprio in questo, non riescono a vederla.
Che cos’è il contemporaneo? Nottetempo, 2011
La ricostruzione dello spazio pubblico in questi termini di complessità, conflittualità, diversità delle rappresentazioni e delle forme d’uso del territorio e della città, costituisce la ragione e la misura della rifondazione della città. I nuovi municipi possono nascere dal rinnovato sentimento di cura degli abitanti per il proprio territorio: il prendersi cura è insieme costruire solidarietà, autogoverno, municipalità, nuovo protagonismo della società civile; in questo percorso la società locale ricostruisce la propria vita economica e culturale, la propria identità collettiva.
Il progetto locale, Bollati Boringhieri, Torino, 2000
Molte volte interrogo me stesso sul perché determinate citta, paesi, contesti che riescono a conseguire trasformazioni importanti e positive. M’imbatto in numerose e varie risposte, ma una di queste mi pare comune a tutte le città e i contesti che innovano: perché in esse c’è stato un inizio, un risveglio. Ed è questo che fa reagire una città. Ed è questo che chiamo buona agopuntura. Una vera agopuntura urbana.
Architetto
Siamo viandanti e andiamo per la stessa strada: saremmo stupidi, se non ci aiutassimo.
C’è un momento in cui si compie un piccolo passo, pensò, si devia di un millimetro dalla solita via, a quel punto si è costretti a posare anche un secondo piede e d’un tratto si finisce su un percorso sconosciuto.
Il Regolamento disciplina forme di collaborazione tra la società civile, i cittadini, le agenzie formative, le imprese profit e no-profit attive nel territorio gli enti locali e la Comunita’ Montana finalizzate alla cura, rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni presenti sul territorio.
I beni condivisi sono quei beni materiali e immateriali che la Società civile e l’Amministrazione riconoscono essere funzionali all’esercizio dei diritti fondamentali della persona, al benessere individuale e collettivo, all’interesse delle generazioni future, attivandosi di conseguenza nei loro confronti ai sensi dell’articolo 118 ultimo comma della Costituzione, per garantirne e/o migliorarne la fruizione collettiva e condividere con l’Amministrazione la responsabilità della loro cura, gestione condivisa o rigenerazione.
La Comunità Montana ha approvato il regolamento con Delibera Commissariale n. 35 del 12/05/2020.