Torna anche quest’anno in forma ridotta e on line il Forum Nazionale dei Distretti dell’economia civile, l’appuntamento è per venerdì 13 novembre alle ore 15.00 su piattaforma Zoom. Anche il Distretto di Economia Civile dei Castelli Romani e Prenestini sarà tra i protagonisti dell’iniziativa, che rappresenta soprattutto in questo momento un’occasione di confronto e discussione sui temi dell’economia circolare e civile. A rappresentare il Distretto il Commissario Danilo Sordi e il Direttore Generale Rodolfo Salvatori.
“Siamo particolarmente orgogliosi – dichiara il Commissario Danilo Sordi – di poter partecipare al Forum Nazionale dei Distretti dell’Economia Civile – che è tra gli appuntamenti più importanti del settore, in cui siamo certi il nostro Distretto potrà avere un ruolo fondamentale per lo sviluppo dei temi legati all’economia civile. Vorrei infatti aggiungere che il nostro Distretto – prosegue Sordi – è il primo a livello europeo ad essere stato istituto da un ente sovracomunale, coinvolgendo nel nostro caso diversi Comuni del territorio”.
“Un’altra occasione – spiega il Direttore Generale Rodolfo Salvatori – per far conoscere le attività del nostro Distretto a livello nazionale, condividendo nello stesso tempo la costruzione di reti sui temi dell’economia civile che rappresenta un valido approccio culturale per un nuovo sviluppo territoriale”.
L’attenzione quest’anno sarà puntata sui tanti laboratori già presenti in Italia che da tempo si pongono l’obiettivo di creare comunità sostenibili, tese a favorire uno sviluppo economico capace di includere anche i più fragili e, allo stesso tempo, di tutelare l’ambiente. Sono tanti i distretti che fanno già parte di queste realtà, sono infatti cantieri permanenti di lavoro in cui istituzioni, attori economici, associazioni e cittadini si impegnano a realizzare una realtà urbana in grado di sviluppare risposte innovative a bisogni sociali, economici e ambientali.
L’evento sarà un’occasione anche per il Progetto Ecco di Legambiente e per i suoi RiHub, poli territoriali disseminati in 13 regioni italiane, che stanno sperimentando l’avvio di filiere ecosostenibili, creando una rete con imprese e cittadini per costruire una comunità dedicata all’economia circolare in un’ottica inclusiva e volta a favorire lo sviluppo di competenze green, sempre più richiesta dal mercato del lavoro.